Volontariato e cultura

Maurizio Possedoni, Presidente dell’Associazione Culturale MonsanoCult, risponde alle nostre domande e ci aiuta a conoscere meglio l’orizzonte in cui operano le associazioni del nostro territorio. Lo ringraziamo per il contributo puntuale e la sua analisi.

  • Cᴏᴍᴇ sɪ ᴄᴏʟʟᴏᴄᴀ ʟ’ᴀssᴏᴄɪᴀᴢɪᴏɴᴇ MᴏɴsᴀɴᴏCᴜʟᴛ, ɴᴇʟ ᴛᴇʀʀɪᴛᴏʀɪᴏ ᴅᴇʟʟᴀ Vᴀʟʟᴇsɪɴᴀ?

MonsanoCult è nata venti anni fa e si è sempre occupata di organizzare eventi culturali nel territorio di Monsano, in particolare abbiamo dato vita a concerti di musica classica, laboratori teatrali, conferenze artistiche e letterarie, dibattiti sull’ambiente e sulla sostenibilità. La nostra finalità era ed è quella di affrancare il nostro paese dalla dimensione di “paese dormitorio” – collocato come è a ridosso di Jesi – e dotarlo di una chiara fisionomia e una sua precipua identità per renderlo riconoscibile nel territorio. Monsano per lungo tempo è stato un modello per molti piccoli e grandi centri per la sua vivacità culturale e per la ricchezza di iniziative legate anche a importanti temi sociali e ambientali, che peraltro lo hanno portato a diventare uno dei comuni fondatori dell’Associazione “Comuni virtuosi”.

  • L’ᴇᴍᴇʀɢᴇɴᴢᴀ Cᴏᴠɪᴅ ᴄᴏᴍᴇ sᴛᴀ ᴄᴀᴍʙɪᴀɴᴅᴏ ʟ’ᴀssᴏᴄɪᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴇ ǫᴜᴀʟɪ ᴄᴀᴍʙɪᴀᴍᴇɴᴛɪ ᴘᴇʀ ɪʟ ғᴜᴛᴜʀᴏ?

Questa emergenza ha cambiato drasticamente la nostra attività, anzi l’ha letteralmente bloccata. Fondamentalmente ci stiamo dedicando alla riorganizzazione, alla ricerca di collaboratori, per ripensare le prossime iniziative. Noi crediamo e vogliamo sperare che si tratti di una fase temporanea, e dunque che si possa ricominciare con incontri pubblici e attività aperte agli spettatori e ai partecipanti, nel frattempo cerchiamo di non perdere il filo del dialogo con i cittadini, e ci stiamo dedicando alla ristrutturazione del nostro sito, a creare pagine divulgative sulle nostre attività del passato e dei nostri futuri progetti.

  • Cʜᴇ ʀᴀᴘᴘᴏʀᴛᴏ ᴀᴠᴇᴛᴇ ᴄᴏɴ ʟᴇ ɪsᴛɪᴛᴜᴢɪᴏɴɪ ʟᴏᴄᴀʟɪ ᴄᴏɴ ᴄᴜɪ ᴄᴏʟʟᴀʙᴏʀᴀᴛᴇ?

L’Associazione è nata proprio in seguito ad uno stimolo preciso che veniva da parte dell’amministrazione comunale che aveva bisogno di una collaborazione operativa per mettere in piedi quelle iniziative che servivano a dare attuazione alla progettualità a cui facevo prima riferimento. Nel tempo abbiamo trovato i nostri spazi di intervento e iniziativa.

  • Fᴀʀᴇ ʀᴇᴛᴇ ᴇ̀ ᴜɴ ᴅᴇsɪᴅᴇʀɪᴏ ᴏ ᴜɴ ʙɪsᴏɢɴᴏ? 

Per una piccola associazione è fondamentale creare una rete di collaborazione e supporto per mettere in comune energie individuali e meglio sfruttare quelle strutture di cui ci si dota, se sono molto costose. Inoltre la burocrazia è sempre più pesante tanto da configurarsi come un impedimento ad operare, e – qualora si riesca a partire – il volontario si trova di fronte ad un impegno che assume i connotati di un vero e proprio lavoro. Purtroppo fare rete non è facile, perché in genere le associazioni – nella mia esperienza – tendono a curare il proprio orticello, badano a loro stesse e difficilmente cercano il dialogo e la collaborazione, evitando che si crei quella sinergia che sarebbe tanto utile a tutti. Lo stesso confronto con spirito critico costruttivo non trova spazio, in quanto viene percepito come un’invasione indebita di campo e non come opportunità reale di crescita.

  • Nᴇʟʟᴇ ᴀssᴏᴄɪᴀᴢɪᴏɴɪ ᴄ’ᴇ̀ ᴜɴ ᴘʀᴏʙʟᴇᴍᴀ ᴅɪ ʀɪᴄᴀᴍʙɪᴏ ɢᴇɴᴇʀᴀᴢɪᴏɴᴀʟᴇ: ᴄᴏᴍᴇ ᴠɪ ᴘᴏɴᴇᴛᴇ?

La partecipazione del volontario non cade dal cielo. Non ci si può limitare a dire: “l’associazione è aperta, venite e partecipate” e guardarsi poi attorno desolati perché l’invito non è stato accolto. Occorre coinvolgere le persone direttamente, chiamarle anche a casa, farle partecipi di finalità e progetti, allora accade che quella endemica mancanza di tempo, che è alla base di dinieghi o della paura di “imbarcarsi” in nuovi progetti, diventi meno ingombrante e possa essere un problema risolvibile, perché è fondamentale creare entusiasmo, agire sul senso di utilità del contributo di ciascuno, non a caso il titolo di una pubblicazione di cui ci siamo fatti promotori si intitola proprio “Se ognuno di noi” e racconta la vita – e i valori a cui si ispirava – di Padre Pino Puglisi che affermava: “Se ognuno di noi fa qualcosa, insieme possiamo molto”.

  • Cᴏsᴀ ᴘᴇɴsᴀ ᴅᴇʟ ᴘʀᴏɢᴇᴛᴛᴏ “ᴀʟᴛᴀ sᴄᴜᴏʟᴀ” ᴅᴀ ғᴀʀᴇ ᴀ Jᴇsɪ?

Ovviamente la legge del Terzo Settore ha il merito di avere riconosciuto l’enorme contributo di enti e associazioni che sono una colonna portante del nostro sistema economico e sociale. È importante conoscere il quadro normativo e imparare a muoversi entro il perimetro disegnato. Se fare rete è un bisogno, allora saper fare rete è una competenza necessaria. L’alta scuola può aiutare chi lavora in questo settore a farlo con maggiore professionalità ed efficienza. Va dato atto al Coordinamento delle Associazioni di Volontariato e Promozione Sociale Ambito IX di aver individuato questa priorità e di aver strutturato un percorso che possa contribuire alla formazione e alla maggiore consapevolezza e professionalità di chi opera nel volontariato.

Essere volontari…al quadrato

Dopo presidenti di associazioni, rappresentanti della politica locale e riflessioni autorevoli, raccogliamo le considerazioni di un giovane che ha scelto di impegnarsi e di partecipare alla vita della sua comunità come volontario. Scopriamo perché nell’intervista a Riccardo Ciampichetti, che ringraziamo (insieme ad Arci Servizio Civile Jesi) per la disponibilità.

  • ᴀᴛᴛᴜᴀʟᴍᴇɴᴛᴇ ғᴀɪ ɪʟ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴏ ᴘʀᴇssᴏ ʟᴀ Croce Rossa Italiana di Castelplanio ᴇ sᴇɪ Oᴘᴇʀᴀᴛᴏʀᴇ Vᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴏ ɪɴ Sᴇʀᴠɪᴢɪᴏ Cɪᴠɪʟᴇ ᴜɴɪᴠᴇʀsᴀʟᴇ ᴘʀᴇssᴏ ʟᴀ ᴄᴀsᴀ ᴅɪ ʀɪᴘᴏsᴏ Mᴏɴᴛᴇᴄᴀʀᴏᴛᴛᴏ. Cᴏsᴀ ᴛɪ ʜᴀ sᴘɪɴᴛᴏ ᴠᴇʀsᴏ ʟ’ᴜɴᴀ ᴇ ᴄᴏsᴀ ᴠᴇʀsᴏ ʟ’ᴀʟᴛʀᴀ?

Curiosità e voglia di aiutare gli altri. Quello che mi ha avvicinato alla CRI è stato il fatto che era un mondo che già conoscevo grazie al fatto che anche mia madre è volontaria, la curiosità di scoprire per bene come funzionasse quel mondo affascinante ha fatto il resto. Per il Servizio Civile invece è stata la voglia di mettermi in gioco anche durante gli studi universitari appena intrapresi.

  • Iʟ Cᴏᴠɪᴅ-19 ʜᴀ ᴄᴀᴍʙɪᴀᴛᴏ ɪʟ ᴛᴜᴏ ᴇssᴇʀᴇ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴏ? Sᴇ sɪ̀, ᴄᴏᴍᴇ?

Il Covid-19 ha purtroppo un po’ logorato i rapporti tra noi volontari e coloro che assistiamo. Non potergli stare più vicini come prima, nascondere il nostro e il loro volto con mascherine e talvolta anche visiere impedendoci di comunicare con le espressioni e di poterci scambiare anche un semplice sorriso sta rendendo tutto un po’ più difficile.

  • Tᴜᴛᴛɪ ᴅɪᴄᴏɴᴏ ᴄʜᴇ ɪʟ ᴍᴏɴᴅᴏ ɴᴏɴ sᴀʀᴀ̀ ᴘɪᴜ̀ ʟᴏ sᴛᴇssᴏ ᴅᴏᴘᴏ ɪʟ Cᴏᴠɪᴅ 19: ᴄᴏᴍᴇ ᴠɪᴠᴇᴛᴇ ᴠᴏɪ ɢɪᴏᴠᴀɴɪ ǫᴜᴇsᴛᴀ ᴘᴀɴᴅᴇᴍɪᴀ? Nᴇ ᴘᴀʀʟᴀᴛᴇ sᴜɪ sᴏᴄɪᴀʟ, ɴᴇʟʟᴇ ᴄʜᴀᴛ?

Quasi quotidianamente ci informiamo e discutiamo sulle notizie e gli aggiornamenti riguardo la situazione. Mai esageratamente ma ritengo che per ragazzi della nostra età restare informati sia particolarmente un dovere, senza trascurare la vita sociale e i momenti di svago anche in questa delicata fase della vita di tutti noi.

Gli Stati Generali del volontariato

La stampa, e soprattutto i social network  locali in questi giorni hanno ospitato notizie e riflessioni che hanno in primo piano il volontariato; ciò anche grazie alla emergenza Covid 19 che ne ha messo in risalto il ruolo, le funzioni, i valori. 

Siamo di fronte ad una accelerazione di questi temi, che a livello locale risente anche della questione del ricambio delle deleghe dell’assessorato competente al Comune di Jesi. 

La recente intervista al sindaco Bacci , apparsa sulla pagina Facebook del nostro Coordinamento, ribadisce con forza la centralità del volontariato: noi la amplifichiamo portando ad esempio la  nomina del nuovo presidente dell’Asp n.9.  L’avv. Marasca subentra al dimissionario dott. Mosconi e è utile ricordare – come fa spesso il sindaco Bacci – che si tratta di incarichi a titolo gratuito. Volontariato puro, a fronte di un impegno e di assunzioni di  responsabilità nella gestione dell’azienda più importante per il welfare del territorio.

Il  volontariato è riconosciuto nella sua funzione di valore aggiunto, anche se attualmente l’associazionismo  tutto (da quella sociale, a quello culturale, a quello sportivo) vive nel nostro Paese un momento difficile per l’applicazione della nuova Legge del Terzo Settore che lo regolamenta, accorpando di fatto realtà molto diverse tra loro.

Il  volontariato di queste normative e dell’obbligo di rispettarle sente fortemente il peso; e con la crisi Covid 19 siamo di fronte ad una accresciuta pressione burocratica che di fatto contraddice quei riconoscimenti che da tutte le parti gli vengono attribuiti (dal  livello nazionale fino a quello locale). 

Crediamo che il tema della burocrazia sia un tema importante sul tappeto in questo momento, e che di esso ci si debba occupare nelle sedi istituzionali giuste, ad ogni livello.

Per quanto sopra:

– in considerazione che da più parti si afferma che siamo  di fronte ad una mutazione  di un clima sociale, economico, culturale; 

– tenuto conto anche dello scenario comunale e territoriale; 

– vista la necessità di  realizzare un confronto allargato, con urgenza, sul tema del volontariato nelle sue declinazioni concrete (albi, regolamenti, formazione, costruzione di reti, accesso alla risorse, ricambio generazionale, etc.) ; 

proponiamo

 GLI STATI GENERALI DEL VOLONTARIATO A JESI e NELLA VALLESINA. 

Il nostro  Coordinamento, quale espressione territoriale del Centro Servizi Volontariato delle Marche, lancia questa proposta all’ASP n.9 (pensando al Profilo di Comunità da essa elaborato e alla Fondazione “Vallesina Aiuta onlus”), al Comune di Jesi quale capofila di un territorio più ampio, e a tutte quelle realtà del Terzo Settore che sono interpreti dei valori aggiunti del volontariato.

Quel volontariato che – in tutte le sue forme – è portatore sano radicato nel passato, sensibile e attento in questo tempo presente e proiettato al futuro.

Il Coordinamento

Emergenza e volontariato: intervista al sindaco di Jesi Massimo Bacci

Superata la fase dell’emergenza, il “durante” è tempo fertile per un primo bilancio e per la progettazione del futuro del volontariato.
Intervista al primo cittadino di Jesi, Massimo Bacci.

  • Fᴏʀᴛᴇ ᴅɪ ᴜɴᴀ ᴇsᴘᴇʀɪᴇɴᴢᴀ ᴠɪssᴜᴛᴀ ᴅᴀ ᴘʀɪᴍᴏ ᴄɪᴛᴛᴀᴅɪɴᴏ, ᴄᴇʀᴛᴏ ᴍᴏʟᴛᴏ ɪᴍᴘᴇɢɴᴀᴛɪᴠᴀ ᴀɴᴄʜᴇ sᴏᴛᴛᴏ ɪʟ ᴘʀᴏғɪʟᴏ ᴜᴍᴀɴᴏ, ᴄʜᴇ ᴄᴏsᴀ ᴘᴜᴏ̀ ᴅɪʀᴄɪ ᴅᴇʟ ʀᴀᴘᴘᴏʀᴛᴏ ᴛʀᴀ ᴄʀɪsɪ Cᴏᴠɪᴅ 19 ᴇ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴀᴛᴏ?

È stata questa della pandemia una occasione per confermare lo straordinario ruolo del terzo settore a supporto delle strutture sanitarie e degli enti pubblici. Le associazioni di volontariato hanno mostrato, tutte e nessuna esclusa, grande senso di responsabilità, piena consapevolezza della drammatica situazione sociale ed economica che si è creata ed hanno contribuito in maniera determinante ad aiutare – solo per restare nel nostro territorio – centinaia e centinaia di famiglie in difficoltà. Certo, non lo hanno potuto fare con la vicinanza fisica, che è un po’ l’essenza di chi fa volontariato per gli altri, ma certamente non solo fornendo mezzi di sussistenza, ma anche mantenendo un dialogo ancorché a distanza. 

Il Comune di Jesi ha percepito subito che poteva fare pieno affidamento sul volontariato e ovviamente ne ha attinto a piene mani per garantire servizi assolutamente indispensabili, così come la distribuzione di beni di prima necessità. Avremo certamente modo, a conclusione di questo periodo, di testimoniare tangibilmente il senso di gratitudine dell’Amministrazione comunale e della Comunità tutta a quanti si sono prodigati per non lasciare solo nessuno. 

  • Sɪᴀᴍᴏ ᴀɴᴄᴏʀᴀ ɴᴇʟʟᴀ ғᴀsᴇ ᴅᴇʟ “ᴅᴜʀᴀɴᴛᴇ” ᴇᴅ ᴇ̀ ᴇssᴇɴᴢɪᴀʟᴇ, ʟᴏ ᴅɪᴄᴏɴᴏ ɪɴ ᴍᴏʟᴛɪ, ᴄʜᴇ ʟᴏ sɪ ᴘᴇɴsɪ ɢᴜᴀʀᴅᴀɴᴅᴏ sɪᴀ ᴀʟ ᴘᴀssᴀᴛᴏ ᴄʜᴇ ᴀʟ ғᴜᴛᴜʀᴏ. Cʜᴇ ᴘᴀssᴀᴛᴏ ʜᴀ ᴀᴠᴜᴛᴏ ᴇ ᴄʜᴇ ғᴜᴛᴜʀᴏ ᴀᴠʀᴀ̀ ɪʟ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴀᴛᴏ, ǫᴜᴇʟʟᴏ ɪɴ ᴘᴜʀᴇᴢᴢᴀ ᴅɪ ᴍᴏᴛɪᴠᴀᴢɪᴏɴɪ ᴇ ᴅɪ ɢᴇsᴛɪᴏɴᴇ, sᴇᴄᴏɴᴅᴏ ɪʟ sɪɴᴅᴀᴄᴏ Bᴀᴄᴄɪ?

Inutile guardare al passato, perché da questa emergenza si uscirà con un mondo completamente cambiato dove sarà importante, anche per il volontariato, essere pronto a recepire le nuove esigenze. Ma sotto questo profilo sono molto fiducioso, perché l’esperienza del Covid-19 ha mostrato grande capacità di risposta. La parola d’ordine è resilienza, capacità di adattamento ad una nuova situazione e di risposta conseguente. Per questo insieme all’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri, abbiamo condiviso la necessità di istituire tavoli di confronto per ricevere dalla viva voce delle associazioni di volontariato riflessioni e considerazioni per meglio orientare l’azione in futuro. In questo contesto ritengo il coordinamento del volontariato uno strumento assolutamente indispensabile per ottimizzare risorse ed energie in una prospettiva di arrivare a fornire risposta ai nuovi bisogni che emergeranno.

In che modo è da vederlo insieme, anche sperimentando momenti di formazione condivisa che possano permettere a volontari già navigati ed a nuovi cittadini disponibili a farne parte di conoscere e approfondire tematiche utili per rendere il loro supporto effettivamente efficace.