Superata la fase dell’emergenza, il “durante” è tempo fertile per un primo bilancio e per la progettazione del futuro del volontariato.
Intervista al primo cittadino di Jesi, Massimo Bacci.
- Fᴏʀᴛᴇ ᴅɪ ᴜɴᴀ ᴇsᴘᴇʀɪᴇɴᴢᴀ ᴠɪssᴜᴛᴀ ᴅᴀ ᴘʀɪᴍᴏ ᴄɪᴛᴛᴀᴅɪɴᴏ, ᴄᴇʀᴛᴏ ᴍᴏʟᴛᴏ ɪᴍᴘᴇɢɴᴀᴛɪᴠᴀ ᴀɴᴄʜᴇ sᴏᴛᴛᴏ ɪʟ ᴘʀᴏғɪʟᴏ ᴜᴍᴀɴᴏ, ᴄʜᴇ ᴄᴏsᴀ ᴘᴜᴏ̀ ᴅɪʀᴄɪ ᴅᴇʟ ʀᴀᴘᴘᴏʀᴛᴏ ᴛʀᴀ ᴄʀɪsɪ Cᴏᴠɪᴅ 19 ᴇ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴀᴛᴏ?
È stata questa della pandemia una occasione per confermare lo straordinario ruolo del terzo settore a supporto delle strutture sanitarie e degli enti pubblici. Le associazioni di volontariato hanno mostrato, tutte e nessuna esclusa, grande senso di responsabilità, piena consapevolezza della drammatica situazione sociale ed economica che si è creata ed hanno contribuito in maniera determinante ad aiutare – solo per restare nel nostro territorio – centinaia e centinaia di famiglie in difficoltà. Certo, non lo hanno potuto fare con la vicinanza fisica, che è un po’ l’essenza di chi fa volontariato per gli altri, ma certamente non solo fornendo mezzi di sussistenza, ma anche mantenendo un dialogo ancorché a distanza.
Il Comune di Jesi ha percepito subito che poteva fare pieno affidamento sul volontariato e ovviamente ne ha attinto a piene mani per garantire servizi assolutamente indispensabili, così come la distribuzione di beni di prima necessità. Avremo certamente modo, a conclusione di questo periodo, di testimoniare tangibilmente il senso di gratitudine dell’Amministrazione comunale e della Comunità tutta a quanti si sono prodigati per non lasciare solo nessuno.
- Sɪᴀᴍᴏ ᴀɴᴄᴏʀᴀ ɴᴇʟʟᴀ ғᴀsᴇ ᴅᴇʟ “ᴅᴜʀᴀɴᴛᴇ” ᴇᴅ ᴇ̀ ᴇssᴇɴᴢɪᴀʟᴇ, ʟᴏ ᴅɪᴄᴏɴᴏ ɪɴ ᴍᴏʟᴛɪ, ᴄʜᴇ ʟᴏ sɪ ᴘᴇɴsɪ ɢᴜᴀʀᴅᴀɴᴅᴏ sɪᴀ ᴀʟ ᴘᴀssᴀᴛᴏ ᴄʜᴇ ᴀʟ ғᴜᴛᴜʀᴏ. Cʜᴇ ᴘᴀssᴀᴛᴏ ʜᴀ ᴀᴠᴜᴛᴏ ᴇ ᴄʜᴇ ғᴜᴛᴜʀᴏ ᴀᴠʀᴀ̀ ɪʟ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴀᴛᴏ, ǫᴜᴇʟʟᴏ ɪɴ ᴘᴜʀᴇᴢᴢᴀ ᴅɪ ᴍᴏᴛɪᴠᴀᴢɪᴏɴɪ ᴇ ᴅɪ ɢᴇsᴛɪᴏɴᴇ, sᴇᴄᴏɴᴅᴏ ɪʟ sɪɴᴅᴀᴄᴏ Bᴀᴄᴄɪ?
Inutile guardare al passato, perché da questa emergenza si uscirà con un mondo completamente cambiato dove sarà importante, anche per il volontariato, essere pronto a recepire le nuove esigenze. Ma sotto questo profilo sono molto fiducioso, perché l’esperienza del Covid-19 ha mostrato grande capacità di risposta. La parola d’ordine è resilienza, capacità di adattamento ad una nuova situazione e di risposta conseguente. Per questo insieme all’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri, abbiamo condiviso la necessità di istituire tavoli di confronto per ricevere dalla viva voce delle associazioni di volontariato riflessioni e considerazioni per meglio orientare l’azione in futuro. In questo contesto ritengo il coordinamento del volontariato uno strumento assolutamente indispensabile per ottimizzare risorse ed energie in una prospettiva di arrivare a fornire risposta ai nuovi bisogni che emergeranno.
In che modo è da vederlo insieme, anche sperimentando momenti di formazione condivisa che possano permettere a volontari già navigati ed a nuovi cittadini disponibili a farne parte di conoscere e approfondire tematiche utili per rendere il loro supporto effettivamente efficace.