In queste settimane le cronache dei giornali locali stanno mettendo in evidenza il tema delle prossime elezioni amministrative nel 2017, a Jesi.
Chi saranno i candidati a sindaco? A parte le dichiarazioni di chi è già protagonista, e le dichiarazioni di chi invece vorrebbe esserlo, il mondo del volontariato si sente di esprimere alcune riflessioni in merito.
La prima è legata al modo in cui saranno condotte le campagne elettorali. Vorremmo che tutte le forze politiche e tutti i movimenti e le associazioni interessate a governare la città riescano ad esprimere un progetto che sia più progetto e meno programma; ovvero che siano elaborati contenuti seri, praticabili circa il futuro di tutta una comunità, e non slogan ad uso e consumo del consenso elettorale.
La seconda riflessione riguarda le persone che saranno individuate per realizzare questo progetto: auspichiamo che siano in grado, per motivazione e competenza, di interpretare la sensibilità di una comunità intera; una comunità alle prese con problemi importanti e pressanti come quelli legati al lavoro, alla sicurezza sociale, alla integrazione, al disagio.
La terza riflessione – forse meno generica e scontata delle prime due – è che sia messa in primo piano la realtà del volontariato, in tutte le sue declinazioni, con anche i limiti che esprime e di cui soffre, ma comunque diffusa, ricca di storia e di presenza sul territorio.
Vorremmo che la corsa elettorale non fosse indirizzata soltanto ad eleggere il “primo cittadino” (fondamento della rappresentanza di governo cittadino) ma soprattutto ad eleggere, al plurale, “primi cittadini”. Una metafora, certo, per sottolineare che il volontariato sente forte il richiamo a valori di cittadinanza attiva sempre più presenti e, appunto, attivi.
Il nostro è un auspicio, un desiderio, ma anche l’espressione di un bisogno che sentiamo venire dal volontariato di ogni settore.
“Primi cittadini”, dunque, come protagonisti “volontari” dello sviluppo armonico di una comunità intera: fin d’ora disponibili a confronto, ricerca, elaborazione, ideazione, contributi di solidarietà.
Il coordinatore,
Mario Argentati