I social media e la tecnologia per “aiutare chi aiuta” (a costo quasi zero)

Lavorare insieme fa andare più lontano, anche quando si tratta di tecnologia e comunicazione.

A sostenerlo, i relatori intervenuti al convegno “La tecnologia al servizio del Terzo settore” lo scorso 22 ottobre: il pomeriggio di approfondimento è iniziato con i saluti del consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Giancarlo Giacani, che ha sottolineato come il ricorso alle tecnologie e al digitale sia un’opportunità per sostenere il Terzo settore in questo periodo di stretta economica.

Lavorare insieme per andare oltre le difficoltà che le associazioni di volontariato incontrano quotidianamente è uno dei focus principali di CSV Marche, come ha riferito il presidente Simone Bucchi: efficacia, sostenibilità e economicità possono essere perseguiti utilizzando la rete e mettendosi in rete, offrendo servizi per ottimizzare le risorse.

Se c’è qualcosa di cui il mondo delle associazioni e del non profit sarà sempre ricco, sono le storie: saper utilizzare i social media (Facebook, Twitter, youtube …) per raccontare le proprie esperienze e le emozioni delle persone che ne fanno parte è alla base della strategia di Storytelling, che utilizza i principi della narrazione per condividere e promuovere su piattaforme sociali idee e iniziative.

(dalla presentazione di Sandro Giorgetti)

(estratto dalla presentazione di Sandro Giorgetti)

 Sandro Giorgetti, responsabile del Social Media Team della Regione Marche, ha portato casi di campagne virali di raccolte fondi (Croce Rossa America dopo il terremoto di Haiti o la raccolta a favore della ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica) per sottolineare l’importanza dei social come luogo di informazione in tempo reale, coinvolgimento e rafforzamento della reputazione a costi contenuti – e alla portata di tutti…con una base di conoscenze pregresse del mondo di internet.

Spesso l’accesso a software e strumenti di organizzazione rappresenta la chiave di volta per poter crescere, ma di rado enti e associazioni di volontariato possono permetterseli: il programma TechSoup, nato nel 1987 a San Francisco, dal 2014 è gestito per l’Italia da una impresa sociale che lavora per far risparmiare soldi per l’acquisto di prodotti tech e licenze alle organizzazioni non-profit. Coprendo tra il 5% e il 10% del costo di mercato, è possibile ottenere i prodotti grazie alla gestione centralizzata di TechSoup, che si interfaccia direttamente con le aziende donatrici – le più conosciute sono Microsoft, Cisco, Symantec.

estratto dalla presentazione di Davide Minelli, SocialTechno

Davide Minelli gira lo stivale per presentare il programma ad un pubblico spesso sospettoso (“Ma sarà tutto vero?”), spiegando che nel mondo più di 600.000 organizzazioni si sono già affidate a questo sistema di gestione, sostenibile e sicuro al cento per cento, perché basato sul ritorno di reputazione delle aziende produttrici…insomma, vincono tutti i soggetti coinvolti: onlus, enti religiosi, tutte le non profit che svolgono attività di utilità sociale possono accedere on line al programma.

Tra i clienti “increduli” c’è stata anche la Lega del Filo d’Oro, celebre onlus marchigiana con sede a Osimo ma presente in tutta Italia con centri residenziali di assistenza a persone sordocieche e pluriminorate sensoriali, che ormai collabora (e risparmia) da alcuni anni grazie alla collaborazione con TechSoup Italia.

Una storia che merita di essere ben raccontata, la loro; come quella di tante altre realtà impegnate nel sociale che, con un click, possono permettersi di arrivare più lontano.

 

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