A Jesi, locali ferroviari inutilizzati diventano spazi progettuali per le associazioni e lo sportello territoriale CSV Marche.
“Binario Volontario”: nella titolazione che abbiamo espresso per l’inaugurazione dello spazio dei locali della stazione FF.SS di Jesi vengono sintetizzati i significati del progetto:
- Binario sta per stazione ferroviaria, come luogo del viaggio e il viaggio, lo spostamento è anche il modo in cui ogni gruppo sociale, ogni comunità “sposta” le proprie risorse verso i bisogni emergenti;
- Binario sta per doppia linea, che in questo caso è composta dalla linea propria delle ferrovie come istituzione che presiede al mezzo meccanico del viaggi e al suo funzionamento sociale: l’altra linea del binario è quella del mondo del volontariato, che si affianca all’altra e mette in atto un virtuoso modo per far spostare (sul binario, appunto) una progettualità tesa a creare solidarietà, cemento della collettività;
- Volontario, aggettivo chiaro, che denota fin da subito come il luogo si finalizza agli scopi propri di una comunità che si prende cura, con propria volontaria accettazione dei bisogni dell’Altro;
- Volontario è anche aggettivo che spiega e declina in concreto quanto hanno portato a termine sia le FFSS mettendo a disposizione lo spazio, sia il CSV riempendolo di contenuti progettuali attraverso l’opera delle diverse associazioni.
Binario Volontario è la sintesi di una precisa intenzionalità, alla cui radice sta il bisogno di avere spazi a costi accessibili da parte del volontariato, ma anche il bisogno di rinnovare il “senso sociale” di spazi che risultano inutilizzati al presente. In questo senso Binario Volontario fotografa il presente di una realtà sociale di un dato territorio, che si mostra attenta ai bisogni dell’associazionismo e li declina sfruttando al meglio ciò che già esiste, rinnovandone il “significato sociale”.