Abbiamo ricevuto la notizia della improvvisa morte di Gianni Rossetti con doloroso sgomento. Il Coordinamento ne aveva conosciuto la generosa disponibilità ad accogliere le proposte di collaborazione per il Festival Volontarja.
Per due edizioni avevamo costruito con il suo contributo eventi significativi e molto apprezzati dalle associazioni del territorio, grazie alla sua competenza nel sistema della comunicazione. Stavamo anche organizzando un terzo appuntamento, amplificando la portata e approfondendo quanto ci veniva suggerendo.
Ci mancherà molto questa sua concreta attenzione solidale al mondo del Terzo Settore, mai abdicando al rigore professionale che, anzi, usava a mani piene per far crescere quanti glielo chiedevano. Ci mancherà. Sincere condoglianze alla famiglia.
Emergenza sanitaria e sociale, (continuare a) prendersi cura della fragilità, spostando lo sguardo fuori dalle strutture ospedaliere, nell’occhio del ciclone e dell’attenzione mediatica. Allarghiamo la visione su questi temi ascoltando, da noi sollecitati, dei “portatori di interesse” che vivono e operano nella nostra comunità.
Se è vero, come sosteniamo spesso, che bisogna coltivare la solidarietà come un valore aggiunto, sempre e comunque, dall’ osservatorio della sua associazione vede realizzato questo auspicio? E come?
A seguito delle disposizioni restrittive imposte dal Governo e dalla Regione, l’attività in Sede è stata sospesa dall’11/03/2020 sino a nuove disposizioni che ne consentano la ripresa. In particolare, le famiglie con disabili mentali in casa subiscono un aggravamento della situazione familiare per la presenza continua del congiunto disabile con il quale, nella maggior parte dei casi, esiste un rapporto conflittuale che con il trascorrere del tempo prolungato di convivenza tende ancor più ad ampliarsi. In questa situazione, l’Associazione assicura la vicinanza alle famiglie ed ai disabili con i mezzi più accessibili: telefono e WhatsApp. A tutti coloro che chiamano o scrivono viene assicurato ascolto, dispensati consigli ed informazioni, ma soprattutto conforto per la situazione eccezionale che sono costretti a vivere. Il mio telefono di casa ed il cellulare, consultabili sul sito della Associazione, sono sempre raggiungibili da chiunque abbia bisogno di aiuto. Questa è la solidarietà che possiamo assicurare, al momento, a queste persone fragili messe ancor più alla prova da questa situazione eccezionale.
Lo stato di emergenza sanitaria e sociale che stiamo vivendo come incide sulla realtà che tocca con mano nella sua attività di volontario?
I rischi per i disabili ospitati presso le strutture dedicate dovrebbero essere attenuati in quanto i disabili beneficiano dei servizi di assistenza assicurati da tali strutture. Quindi parliamo di disabili mentali che vivono nelle rispettive famiglie, e di queste famiglie. Per tali situazioni è concreto il rischio che taluni disabili che non comprendono la situazione né la sua gravità, escano comunque di casa, come facevano in precedenza, senza che le famiglie abbiano la capacità di opporsi, e vaghino senza il necessario controllo imposto dalla attuale situazione, con grave pericolo per la loro ed altrui salute. Analogo rischio è presente per quei disabili che non vivono in famiglia ma convivono in gruppi appartamento.
Oggi come oggi che rapporto vivono le famiglie con le istituzioni?
Le famiglie sono consapevoli della gravità della situazione, ma avvertono un senso di abbandono da parte dalle istituzioni di riferimento e chiedono aiuti concreti nella gestione del proprio congiunto. Con la recente Ordinanza n. 16 del 26/03/2020 si è venuti incontro alle necessità delle sole famiglie con disabile mentale convivente, ma solo con patologie certificate dall’autorità sanitaria dalle quali derivino problematiche comportamentali gravi, lasciando il compito di accompagnare tali disabili ad un familiare o al caregiver di riferimento. Ciò è molto positivo, ma affronta solo una criticità specifica. Per le altre famiglie permangono tutte le problematiche, aggravate dalla attuale situazione, connesse con una gestione del congiunto disabile mentale che è presente in modo continuativo perché deve restare in casa. Per queste famiglie, che sostengono un carico ancor più pesante e che chiedono aiuto, al momento non sono noti provvedimenti.
In vigore da oggi, 26 marzo, l’ordinanza dedicata a disciplinare la mobilità dei volontari degli Enti del Terzo Settore
Qui il link alla pagina del sito della Regione Marche, per scaricare e consultare con attenzione le disposizioni, che saranno in vigore fino al 3 aprile prossimo.
Affidiamoci sempre alle comunicazioni ufficiali; invitiamo tutte le associazioni a confrontarsi sempre con i centri operativi comunali di riferimento, prima di intraprendere ogni iniziativa o servizio.
E’ già stato confermato e ribadito il ruolo centrale del volontariato in questo momento di emergenza sanitaria e socio-assistenziale per il nostro Paese.
Le tante associazioni che da sempre presidiano il nostro territorio, con la loro attività attenta e qualificata di servizio volontario, stanno offrendo il loro prezioso contributo alle istituzioni e ai singoli cittadini in difficoltà.
Il Terzo Settore in questo momento ha visto sospendere tutta una serie di adempimenti legislativi che dovevano riordinare e migliorare la loro struttura funzionale. In questo modo si permette alle diverse associazioni operative di concentrarsi sulle più urgenti ed emergenziali attività di sostegno sociale. A queste associazioni, impegnate in modo eccezionale, un doveroso e sentito grazie.
Sappiamo di associazioni (operanti in ambiti differenti dal socio-sanitario) che hanno da parte loro intrapreso iniziative lodevoli di grande attenzione e sensibilità: anche a loro il Coordinamento esprime un forte ringraziamento.
Tutto questo ci pare esprima in modo concreto quei “valori aggiunti” che il volontariato mette da sempre in campo nella nostra come in altre comunità.
In un momento difficile e doloroso per molte persone, affermiamo con decisione che a questi “valori aggiunti” ogni volontario singolo possa far riferimento: dandone testimonianza anche individualmente, anche in situazioni minime, anche al di fuori della normale attività associativa.
Volontari lo si è sempre, perché quei “valori aggiunti” non sono un abito per la festa ma una specie di seconda pelle che contraddistingue una identità solidale, comunitaria, di attenzione e cura verso l’altro. Le persone che insieme affrontano questa emergenza, tutti i volontari di tutte le associazioni sono di fronte alla enorme sfida che da oggi stesso dovremo affrontare: la sfida del cambiamento dentro cui, però, sia possibile mantenere in salute quei “valori aggiunti” di cui siamo portatori sani – per usare una terminologia purtroppo di stretta attualità.
A tutti loro, a tutti noi un augurio di arrivederci presto.
A Jesi, locali ferroviari inutilizzati diventano spazi progettuali per le associazioni e lo sportello territoriale CSV Marche.
“Binario Volontario”: nella titolazione che abbiamo espresso per l’inaugurazione dello spazio dei locali della stazione FF.SS di Jesi vengono sintetizzati i significati del progetto:
Binario sta per stazione ferroviaria, come luogo del viaggio e il viaggio, lo spostamento è anche il modo in cui ogni gruppo sociale, ogni comunità “sposta” le proprie risorse verso i bisogni emergenti;
Binario sta per doppia linea, che in questo caso è composta dalla linea propria delle ferrovie come istituzione che presiede al mezzo meccanico del viaggi e al suo funzionamento sociale: l’altra linea del binario è quella del mondo del volontariato, che si affianca all’altra e mette in atto un virtuoso modo per far spostare (sul binario, appunto) una progettualità tesa a creare solidarietà, cemento della collettività;
Volontario, aggettivo chiaro, che denota fin da subito come il luogo si finalizza agli scopi propri di una comunità che si prende cura, con propria volontaria accettazione dei bisogni dell’Altro;
Volontario è anche aggettivo che spiega e declina in concreto quanto hanno portato a termine sia le FFSS mettendo a disposizione lo spazio, sia il CSV riempendolo di contenuti progettuali attraverso l’opera delle diverse associazioni.
BinarioVolontario è la sintesi di una precisa intenzionalità, alla cui radice sta il bisogno di avere spazi a costi accessibili da parte del volontariato, ma anche il bisogno di rinnovare il “senso sociale” di spazi che risultano inutilizzati al presente. In questo senso Binario Volontario fotografa il presente di una realtà sociale di un dato territorio, che si mostra attenta ai bisogni dell’associazionismo e li declina sfruttando al meglio ciò che già esiste, rinnovandone il “significato sociale”.
Il Coordinamento ha incontrato il Presidente del Consiglio Comunale di Jesi
Il Coordinamento delle Associazioni di
Volontariato e Aps dell’Ambito n. 9 e il Presidente del Consiglio Comunale di
Jesi, avv. Daniele Massaccesi, si sono incontrati ieri pomeriggio presso la
residenza municipale.
L’incontro era stato richiesto dal Coordinamento, per affrontare con il Presidente Massaccesi il tema dell’insediamento del Biodigestore nel territorio di Jesi, in quanto lo stesso Coordinamento era stato sollecitato ad affrontare la questione dal Comitato “Jesi – no pattumiera delle Marche”.
Il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo e la rete del volontariato marchigiano, interlocutore prezioso per la comunità e le istituzioni.
La formazione per il volontariato è un bel paesaggio…
Il Coordinamento da sempre focalizza la sua attenzione sui bisogni formativi del mondo del volontariato.
Per formazione intendiamo un atteggiamento che vede i limiti di un agire e vuole lavorare per superarli. Per formazione intendiamo anche un modo costante e partecipativo di coinvolgere il tessuto sociale, a partire dalle nuove generazioni. La formazione – secondo noi – è anche un modo efficace per “saldare” le generazioni senza salti e rotture, senza rottamare, per inteso, le competenze e le esperienze, ma anzi valorizzarle in prospettiva, come fossero trampolini di lancio. Per questo il Coordinamento stimola le istituzioni ad occuparsi della formazione con grande attenzione; nel caso del nostro territorio lo abbiamo sottolineato più volte rispetto alle sedi locali che ci sembrano più vocate a farlo. In particolare ci sembra la Fondazione Angelo Colocci, verso la quale guardiamo con forte aspettativa, credendo che il suo rilancio possa passare anche attraverso momenti di alta formazione per e sul volontariato e il Terzo Settore in genere.
ASSEMBLEA DELLE ASSOCIAZIONI operanti nell’Ambito Sociale 9 Giovedì 7 marzo 2019, ore 18:00 Sala Maggiore della Croce Rossa Italiana in Jesi -Via Gallodoro n. 84
Vi invitiamo ad incontrarci in assemblea per la presentazione di due iniziative che riteniamo significative per il territorio:
– il progetto di studio “Profilo di comunità” che l’ ASP Ambito 9 sta approntando, chiedendo all’Associazionismo un forte e partecipato contributo; sarà con noi il dott. Sergio Mosconi, presidente dell’ ASP, per illustrarne i contenuti e il percorso progettuale;
– il nuovo bando aperto a sostegno della formazione promossa dalle OdV denominato “Formazione in Rete”: la proposta intende favorire le Associazioni che vogliono co-progettare con altri soggetti locali un aumento delle proprie competenze per poter rispondere ai bisogni specifici del territorio. Interverrà la dott.ssa Paola Buffarini di CSV Marche.
* Ricordiamo che l’assemblea è aperta a TUTTE le Associazioni operanti nell’ambito territoriale sociale 9, siano esse iscritte o meno al Coordinamento *
Grazie per la vostra partecipazione, vi aspettiamo!
Anno nuovo, nuovo calendario dei corsi formativi offerti da CSV Marcheper coltivare le competenze e la voglia di partecipazione dei volontari marchigiani: fund raising, fare comunità, riforma del terzo settore, produzione di video… 6 opportunità da non perdere!